Il secolo verde by Francesco Rutelli

Il secolo verde by Francesco Rutelli

autore:Francesco Rutelli [Rutelli, Francesco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Solferino
pubblicato: 2023-03-07T23:00:00+00:00


15.

Finanza verde, ESG, greenwashing

Se le sole forze del mercato non porteranno mai alla soluzione della sfida climatica, è altrettanto vero che non riusciremo a vincerla nemmeno con soli investimenti pubblici, senza un massiccio concorso di investimenti privati. Ovvero: è indispensabile una convergenza tra regolazione e ri-orientamento di alcune grandi direttrici dell’economia internazionale.

È possibile risolvere tutto tassando le emissioni con una carbon tax applicata limitatamente ad alcuni mercati interni in alcune parti del mondo? Benché anche il segretario del Tesoro statunitense Janet Yellen fosse tra i 3.600 economisti che quattro anni fa firmarono un appello sul cambiamento climatico che prevedeva questo obiettivo, una simile misura è ben lungi dall’essere prevista nell’IRA, la nuova normativa pro-clima degli Stati Uniti. Torniamo a Paul Krugman, che fu tra i promotori di quell’appello e secondo il quale, tuttavia, «una carbon tax può non fornire gli incentivi appropriati per lo sviluppo di nuove tecnologie; a questo fine, occorrono sussidi mirati nelle aree promettenti». Si tratta «di avere una deliberata politica industriale, piuttosto che lasciare semplicemente che sia il mercato a farlo. […] Oltre i princìpi economici, ci sono schiaccianti argomenti politici contro l’installazione di una carbon tax al cuore delle politiche per il clima», soprattutto perché «occorre promettere in modo credibile la creazione di posti di lavoro in altri settori», a fronte di quelli che si perderanno nella transizione dalle industrie fossili. Una carbon tax, secondo Krugman, resta all’orizzonte: «La risposta da manuale all’inquinamento è che tocca ai governi imporre un prezzo agli inquinatori, con una tassa sulle emissioni o con un sistema cap and trade, come quello che abbiamo attualmente per le emissioni di biossido di zolfo e che ha aiutato a contenere la minaccia delle piogge acide». Ma poiché non basta l’assicurazione generica per cui «ci penserà l’economia di mercato», questo è il tempo in cui la decarbonizzazione dell’economia e l’energia green debbono essere sostenute «con carote non con bastoni, con sussidi non con tasse».

«È dubbia», ha nuovamente scritto il neo-keynesiano premio Nobel per l’economia, «l’impostazione economica che pone la carbon tax al cuore della politica climatica; e le politiche per il clima imperniate sulle tasse sono senza speranza» (riferendosi al fatto che negli Stati Uniti mai il Congresso ha varato, nei suoi due rami, una normativa di questo tipo, sotto qualunque maggioranza politica). Si tratta di «politiche avvelenate», capaci di mobilitare opposizioni profonde, non solo negli Stati Uniti, perché ritenute pretese ideologiche e autoritarie, come accaduto per lo stesso Green New Deal proposto dai Democratici. Peraltro, osserva ancora Krugman, «come l’inquinamento è un’esternalità negativa, le energie verdi appaiono caratterizzate da esternalità positive», legate alle scelte dei singoli di utilizzare, ad esempio, un’auto elettrica, o delle aziende di investire nelle fonti rinnovabili. Dunque, questo è il momento storico per puntare sulle carote, non sui bastoni.

Fatih Birol ha dichiarato: «Se tutto viene lasciato al mercato, la transizione non avrà luogo. C’è un forte bisogno di politiche pubbliche per inquadrare gli investimenti». Negli incontri di Davos del 2023, la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva ha detto: «Siamo troppo ideologici se diciamo che non si dovrebbero dare sussidi green.



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